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Come gestire un marito possessivo

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Il rapporto tra moglie e marito oscilla tra alti e bassi in quasi tutte le coppie, uno dei motivi di litigio è rappresentato sicuramente dall’ eccessiva possessività di lui, che vuoi per un ancestrale senso di protezione maschile, vuoi per insicurezze innate o atteggiamenti scorretti della moglie, può trasformare la vita di coppia in una vera prigione con limiti e restrizioni. Un rapporto sano si basa sulla fiducia, ed è proprio su questo che dovrete lavorare, insieme. Vediamo quindi come gestire un marito geloso:

per prima cosa cercate di capire cosa scaturisce gli atteggiamenti possessivi di vostro marito, se effettivamente siete voi a comportarvi male e ad infastidirlo, generando in lui profonda insicurezza, oppure se la  sua eccessiva possessività è il frutto di suoi traumi del passato rimasti irrisolti e che nulla hanno a che fare con voi.

Consigliate al vostro partner di praticare dello sport, ritagliarsi dei momenti per lui che gli portino soddisfazione e che siano utili, oltre a  rafforzare la sua  autostima, a  capire che è molto bello avere dei propri spazi, confrontandosi anche con altre persone che non siano esclusivamente la moglie. Se un domani malauguratamente voi doveste abbandonarlo, lui si ritroverebbe completamente solo, avendovi messe al centro di tutto.

Di pari passo condividete delle passioni, ritagliatevi dei momenti tutti vostri, organizzategli una cenetta romantica, fategli un bel regalo non solo per una festa comandata e vedrete che comincerà a  sentirsi amato.

Se vedete che è preoccupato per qualcosa chiedetegli se c’è qualcosa che non va, quando torna dal lavoro, chiedetegli come è  andata la giornata, insomma fategli capire che per voi è importante e coccolatelo più spesso, molte persone hanno bisogno anche di contatto fisico e coccole per sentirsi amati.

Cercate di non essere aggressive e se ha delle  domande, anche se assumono un tono inquisitorio, siate pazienti e rispondete, alla fine però fategli notare che gli  avete risposto perché l’amate e non volete che si preoccupi, ma che il terzo grado non piace a  nessuno e non sentite di meritarlo.

Di pari passo fate anche autocritica e se pensate che potreste comportarvi meglio, fatelo!


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