Liberarsi di una verruca, potrebbe non essere molto semplice e se aspettate che passi da sola, rischiate soltanto che se ne formino delle altre. Le verruche altro non sono che cambiamenti che interessano alcune zone della pelle, causate da Virus, che si sviluppano principalmente sulle mani e sui piedi, dopo il contagio, che avviene solitamente negli ambienti promiscui, come piscine e palestre, soprattutto dove il clima e caldo-umido, attaccando zone dell’ epidermide caratterizzate da qualche lesione, anche microscopica, che diventano poi terreno fertile per il virus. Una volta sviluppatasi la verruca genera dolore e tensione al tatto, soprattutto nella zona centrale, pertanto è opportuno prendere provvedimenti, vediamo allora come liberarsi di una verruca:
una volta diagnosticata la verruca da uno specialista vi renderete facilmente conto che non esistono troppe alternative, la verruca infatti solitamente va asportata, oppure se essa è di piccola entità si può provare con qualche preparato in commercio o qualche rimedio della nonna per debellarla, ma purtroppo non esistono medicinali utili allo scopo. L’ asportazione delle verruche può essere effettuata con il metodo della crioterapia, ovvero mediante l’ applicazione locale di azoto liquido, la verruca resta congelata e pertanto si stacca, (talvolta però possono rendersi necessari più interventi, a seconda dell’ estensione della verruca in questione) o con la laser-terapia, essa viene asportata sotto anestesia locale. Esistono anche dei prodotti in farmacia con i quali è possibile curarsi e non necessitano di prescrizione medica, solitamente a base di azoto liquido o di propano e dimetiletere. E’ possibile provare ad agire ( soprattutto se la verruca è stata diagnosticata quando è di dimensioni irrisorie) anche con un rimedio della nonna, ovvero le melanzane. Disponete un paio di melanzane piccole e scure fatte a fette in una ciotola e cospargetele di sale, queste cominceranno a rilasciare un liquido scuro, che potrà esser filtrato ed applicato sulla verruca con l’ aiuto di un contagocce almeno due volte al giorno.