Le puntarelle, ovvero i germogli di cicoria catalogna, sono un tipo di verdura particolarmente diffuso ed amato nel Lazio ed anche in Campania. Le puntarelle, preparate già a partire dagli antichi romani, sono croccanti ed hanno un retrogusto amaro fanno molto bene alla salute in quanto contengono vitamine A e C, sali minerali ed hanno proprietà diuretiche. Chi non le hai mai preparate potrebbe incontrare qualche difficoltà e/o perplessità, vediamo insieme allora come si cucinano le puntarelle:
per preparare le puntarelle dobbiamo cominciare dalle operazioni di mondatura, ovvero dopo aver acquistato le vostre puntarelle, che andranno scelte belle sode e turgide, cominciate a rimuovere le foglie più esterne, le quali solitamente sono le più dure. Procedete quindi staccando uno alla volta i germogli e ricavate da questi, aiutandovi con un coltello molto affilato, tante striscette tagliate molto sottili, quindi trasferitele in una ciotola dove avrete versato dell’ acqua ghiacciata e tenetele in ammollo per circa un’ ora, in questo modo si accartocceranno ( prerogativa delle puntarelle) e perderanno parte del sapore amaro. Dopo queste operazioni preliminari se desiderate condirle alla romana, dovrete preparare un pesto all’ interno di un mortaio di aglio ed acciughe che andranno sminuzzate finemente, poi poco per volta aggiungerete l’ olio continuando a pestare nel mortaio, poi unite anche l’ aceto di vino bianco, sale e pepe, fino all’ ottenimento di una salsetta liscia, con la quale andrete a condire le puntarelle dopo averle scolate. Per evitare che le puntarelle si affloscino e perdano la loro croccantezza, conditele solo poco prima di servirle ai vostri ospiti. In alternativa potreste condire le puntarelle anche con un classico condimento, meno elaborato, ovvero con un’ emulsione di succo di limone, olio extra vergine di oliva, sale e pepe, da versare direttamente sulle puntarelle, le quali costituiranno un contorno davvero gustoso e salutare da portare in tavola.